(si legge anno due zero zero nove come lo direbbe qualcuno)
E anche quest'anno è andata.
Trovato posto all'ultimo grazie ai LosLobos mi sono infilato dalla porta di servizio all'interno di uno dei più coinvolgenti eventi della MTB italiana: la 24 ore di Finale.
Un pò titubante dal punto di vista atletico ho deciso che per me questi 2 giorni sarebbero stati un modo per rivedere vecchi amici e per dare un volto a persone conosciute sui forum di mtb.
E devi dire che da questo punto di vista è stato bello davvero.
Il piacere che provi incrociando certi sorriso e stringendo quelle mani è difficile da descrivere.
E' un modo per avvicinarsi, per ridurre distanze fisiche e temporali, un modo per sancire in qualche modo, un modo che ancora non conosci ne immagini, una nuova amicizia o per rinsaldarne un'altra.
Nonostante mille diversità, l'essere lì per quelle due ruote, mi fa pensare e credere che in ognuno di noi ci sia una base comune nel vivere e nel leggere certi aspetti della vita.
Perchè la bici, e lo sport in genere, cambiano il modo di guardare al mondo.
Mi piace pensare al mio modo di vivere la bici come ad una passione fortissima, anche condizionante, ma sempre con quella stessa leggerezza di quando ero bambino.
Sapere che la bici è sempre lì, avere altri mille interessi, passioni, ma la bici è lì come piccola via di fuga oggi, o come un modo per star con gli altri magari domani.
Ci sono stati periodi in cui le mie bici hanno preso polvere, ma ogni volta che scendevo giu, guardandole, sentivo un sorriso accendersi dentro di me.
Un sorriso che non deriva solo dal semplice atto del pedalare o dal piacere dell'adrenalina sui sentieri, ma da qualcosa di più ampio.
Qualcosa che sono i ritmi più rilassati, qualcosa che è come bere la birra in un barino di Riva o Torbole con la bici appoggiata al muro, o l'attimo di relax in cima al Folgorito o le focacce al bar di San Carlo.
E posso dire di essere stato fortunato perchè fino ad oggi ho incontrato tantissime persone così,con questa stessa visione, con cui si è creato un legame, che per quanto sottile o labile non si è mai interrotto.
Solo che ogni volta, al ritorno a casa, penso che ci vorrebbe più tempo, penso che avrei voluto bere una birra seduti comodi ad un tavolo con ognuno di loro, però penso che ci saranno altre occasioni, molto molto presto.
Vero Marco? Vero Michele? Vero Simon? Vero Tiziano?
A presto ragazzi, grazie di cuore!