Sarà un po' come tornare a casa: il SSIT - Campionato italiano singlespeed - torna dove è nato, più o meno.
A me non piace essere ripetitivo, certo avrei, avremmo, potuto andare sul sicuro: un "campo base" collaudato, un percorso praticamente pronto con qualche modifica qua e là già ben definita in testa, pochi colpi di rastrello e via...il più del lavoro da dedicarsi alla ricerca degli sponsor e dei premi.
Ma no, non mi piacciono le cose facili.
Così ho sconvolto tutto, si cambia "location". si creano nuove collaborazioni, si studiano nuovi sentieri e passaggi, si crea un super circuito, qualche punto fermo e tanta fantasia, zappetta e rastrello.
Ma i frutti iniziano a vedersi.
Per cominciare ho resuscitato una vecchia discesa, da dieci anni in disuso e percorsa solo dai fungaioli, ignorata anche dai cacciatori.
Poi l'ho collegata ad un altro vecchio sentiero, che portava da tutt'altra parte ed in mezzo c'ho infilato un bel singletrack, quasi pari, perfetto per la singlespeed, un pò zen un pò cattivo.
La cosa mi ispira.
Qualche curva messa al posto giusto, qualche cambio di pendenza...sìsì iniziamo a ragionare. Ed ogni tanto la testa va e vede qualche linea strana nel bosco e la tentazione di lasciarsi prendere la mano c'è.
Ma sfogherò la mia fantasia un po' più su dove il lavoro probabilmente sarà il doppio, se non il triplo: ci sarà da inventare molto, ma sono fortunato perchè si sta creando un bel team di "operai" con i quali anche opere impegnative riescono a sembrarmi alla portata.
In testa ho un intreccio di idee, sarebbe bello riuscire a farle combaciare fra loro!