Anche quando tutto sembra andar male e hai anche poca voglia di pensare a cosa fare per farlo andare meglio, c’è sempre una piccola possibilità che ti puoi giocare per aggiustare un pochino le cose. Magari funzionerà solo per qualche ora, o qualche giorno, ma sai che funzionerà.
E così, nonostante la pigrizia cronica ho mosso il culo e mi sono organizzato per andare alla Stronkaciui. Inizialmente dovevamo essere io e Solitario, poi si sono aggiunti un infortunato e stoico @one e il racer PetitNapoleon.
Nei giorni precedenti a questa domenica le piogge non sono mancate e la sicura presenza del fango mi ha fatto optare per un montaggio 1x9 sulla Vetta. Devo dire scelta azzeccata, e anche in salite dove tutti optavano per pedalare col 22, io col mio 34x32 sono riuscito a fare tutto il fattibile in sella. L’unica vera incognita era data dalla distanza della Stronka, quasi 50km di mangia-e-bevi sul terreno allentato. Sicuramente la rabbia e il nervoso che avevo da scaricare si sono rivelati un ottimo sostegno di energie!
Il giro creato dai ragazzi del gruppo MTB del Circolo Del Porto si è rivelato duro e faticoso al punto giusto, stracolmo di singletrack sia in salita che in discesa, alcuni dei quali davvero belli. Tanto fango, ma quasi sempre pedalabile, e in discesa non era mai pericoloso. Anzi, talvalta contribuiva ad aumentare il divertimento. Una EpicRide indimenticabile, davvero! Le gente, i luoghi e i panorami, i sentieri...
E così, nonostante la pigrizia cronica ho mosso il culo e mi sono organizzato per andare alla Stronkaciui. Inizialmente dovevamo essere io e Solitario, poi si sono aggiunti un infortunato e stoico @one e il racer PetitNapoleon.
Nei giorni precedenti a questa domenica le piogge non sono mancate e la sicura presenza del fango mi ha fatto optare per un montaggio 1x9 sulla Vetta. Devo dire scelta azzeccata, e anche in salite dove tutti optavano per pedalare col 22, io col mio 34x32 sono riuscito a fare tutto il fattibile in sella. L’unica vera incognita era data dalla distanza della Stronka, quasi 50km di mangia-e-bevi sul terreno allentato. Sicuramente la rabbia e il nervoso che avevo da scaricare si sono rivelati un ottimo sostegno di energie!
Il giro creato dai ragazzi del gruppo MTB del Circolo Del Porto si è rivelato duro e faticoso al punto giusto, stracolmo di singletrack sia in salita che in discesa, alcuni dei quali davvero belli. Tanto fango, ma quasi sempre pedalabile, e in discesa non era mai pericoloso. Anzi, talvalta contribuiva ad aumentare il divertimento. Una EpicRide indimenticabile, davvero! Le gente, i luoghi e i panorami, i sentieri...
Sicuramente non dimenticherò la seconda parte del giro, con un lungo tratto tutto in saliscendi, ma scorrevole, non cattivo, circondato dagli alti arbusti della macchia che però, di tanto in tanto, lasciavano intravedere scorci di un panorama mozzafiato. Guidi, e devi guidare bene perchè la traccia è stretta, il manubrio sfiora le foglie, ma con la coda dell’occhio lo sguardo va in continuazione al mare che riflette gli ultimi raggi del sole che tramonta. Non senti fatica ma solo una splendida emozione che ti riempie il cuore e ti impedisce di trattenere un sorriso di soddisfazione. Questo è davvero l’essenza della mtb, o forse è l’essenza di fare una qualsiasi cosa con passione, con una passione viscerale, che è come un rapporto d’amore.
Dai, dai e dai ancora, ci sono alti e bassi, a volte hai voglia di mollare tutto, ma se dai tanto ecco cosa ricevi: attimi, istanti che non dimenticherai mai. Momenti che ti fanno scordare la fatica, il dolore e tutte le maledizioni pronunciate fino a 5 minuti prima.
Dai, dai e dai ancora, ci sono alti e bassi, a volte hai voglia di mollare tutto, ma se dai tanto ecco cosa ricevi: attimi, istanti che non dimenticherai mai. Momenti che ti fanno scordare la fatica, il dolore e tutte le maledizioni pronunciate fino a 5 minuti prima.
10 ore immersi nei sentieri, 6 ore effettive di bici, ore fatte di fatica, sudore ma anche e soprattutto amici vecchi e nuovi, di racconti e di risate in compagnia, ti fanno sentire di nuovo vivo, ti ridanno fiducia, eliminano quelle tossine mentali che ci portiamo dentro.
Cosa resta dopo la Stronkaciui? Una grande soddisfazione per aver percorso un giro bellissimo, la soddisfazione di aver dato un senso al lavoro di tante persone che hanno investito tempo e lavoro (giorni e giorni) per alcune ore di bici, la soddisfazione per essere riuscito a pedalare per tanti km con molto poco allenamento e la bella sensazione di sentire la mente e il corpo scarico da tante tensioni accumulate in questi giorni.
Oggi si ricomincia: è di nuovo, purtroppo, lunedì. Si ricomincia col lavoro e la solita routine, i soliti problemi, ma almeno per un po’ le immagini fresche di una giornata come ieri mi terranno compagnia e mi aiuteranno a stare un po’ meglio. Peccato debba sempre durare troppo poco.
Vero George? quasi come un bicchiere di Martini: ah, the simple pleasure of life!
S!