...anche il mondo della MTB, come dire, tutto il mondo è paese...
Nella mia crescita come biker, l'esperienza (eufemismo per definire le musate) mi ha fatto capire alcune cose, mi ha trasmesso alcune, poche certezze.
Oltre a Thomson e Chris King, una delle inconfutabili certezze è che senza sentieri non ci sarebbe la mountain bike.
Altra cosa che accomuna la MTB al mondo "reale" è che la riconoscenza non è una cosa che appartiene a tutti, anzi, appartiene proprio a pochi!
Oggi ho dovuto arrendermi ad un'altra ineluttabile evidenza: anche il mondo della MTB è dei furbi.
Chi sono i furbi? I furbi, i ganzi, sono quelli che sfruttano il lavoro degli altri, sono quelli che non chiedono permesso, sono quelli che, siccome magari hanno "la grana", possono fare quel cazzo che gli pare.
Mi è giunta stamani la voce che un altro negozio della Versilia si sia attrezzato con furgone e carrello per scorrazzare i biker sui sentieri del Pasquilio.
Non è il primo: tra negozi e privati a questo punto conto almeno 5 persone che danno un servizio simile.
3 sicuramente si fanno pagare, uno non chiede nulla perchè porta in giro gli amici ma la cosa buffa è che questo negozio è stato il solo, ripeto il solo a chiedere se poteva farlo, è stato il solo, RIPETO, IL SOLO, a prendere in mano il rastrello e unirsi a noi nei lavori sui sentieri.
Gabriele quindi per me è l'unico che merita rispetto e considerazione.
Gli altri no, gli altri per me sono intrusi.
I sentieri del Pasquilio e della Brugiana sono frutto del lavoro di 5 persone.
Tutti quelli che girano da un pò sul Belvedere sanno chi siamo. Potete trovarci sui sentieri, in bici o a piedi, ci trovate su Facebook, potete trovare il nostro numero di telefono un pò ovunque, basta chiedere in giro.
Siamo qua chi da 20, chi da 10 anni...rispetto a voi ci siamo sempre stati.
Ma è evidente che costa molto dire una parola, chiedere un permesso, eppure si sa, quei sentieri non son venuti su da soli, non sono stati gli agenti atmosferici a renderli così, ti sarà venuto il dubbio, una volta almeno, che qualcuno deve averli fatti così!
Ti sarai chiesto: chi cazzo lo ha fatto questo sentiero così figo!!??
Magari per un secondo, di sfuggita, nella tua testa ti sarai pure fermato a pensare: quanto tempo ci sarà voluto per fare queste curve, questi salti, tagliare questi tronchi, eliminare le felci e i rovi...
QUANTO TEMPO!
Tanto tempo caro mio furbetto, e come ben sai, visto che magari hai un negozio, o comunque hai un lavoro, il tempo è denaro.
E' vero che noi lo abbiamo fatto per passione, per divertimento, non possiamo neppure impedirti di fare quello che fai, ma almeno, prendi un fottuto rastrello una volta, vieni con noi una domenica, o un giorno che ti pare, e lavora su quei sentieri.
Chiamaci, dicci cosa fai, chiedici come puoi ripagarci: basterebbe tu adottassi un sentiero, ne basterebbe uno, sarebbe sufficiente che ti prendessi l'impegno di curare quella traccia come se l'avessi fatta tu.
Invece no, perchè tanto c'è chi lo fa per conto tuo, e tu intanto intaschi quei 5-10 euro, senza meritarteli.
Sono veramente incazzato.
13 commenti:
Come dice il detto: "c'è che alza il sasso e che prende l'anguilla.
Concordo in pieno con Milk quando dice di mettersi a pulire almeno un sentiero una volta ogni tanto. Mi ricordo ancora il tempo in cui (circa 10anni fa) eravamo i soliti 4 o 5 a pulire i sentieri o a rendere un tratto più divertente possibile; poi è arrivato il tipo con la jeep ed il carrello e ci ha detto che avrebbe portato del materiale per costruire qualche cosa di nuovo. Avrebbe potuto dire che ci aiutava anche, ma la cosa peggiore è che non abbiamo mai visto nemmeno una tavoletta.
Non concordo con il fatto del chiedere permesso perchè se è successo tutto questo la colpa è anche nostra che ci abbiamo portato della gente che, probabilmente, non si meritava di conoscere certi posti. Mi sento, quindi, in parte responsabile di cosa è successo nel corso degli anni, ma sicuramente non lavorerò più per chi sfrutta e basta, dato che c'è già il mio lavoro ad evidenziare una situazione del genere e non voglio che lo stesso accada su una delle mie più grandi passioni.
W il rastrello ed M il furbetto.
Penso anch'io che la colpa sia nostra..Amo il "localismo" ...
...é tempo di trippare qualcuno...
Io chiamerei il "117", dicendo che qualcuno nei giorni di festa "arrotonda" lo stipendio...
Monti
Forse è anche il tempo di provare a pensare in modo più oblativo: fai una cosa perché ti va di farla senza aspettare nessuna forma di ringraziamento. Certe azioni vanno pensate, a mio modo di vedere, come un dono gratuito: c'è molta letteratura antropologica su questo. Le divisioni manichee della realtà fanno molto male, in genere, dipiù, a chi le produce.
Se avete fatto un buon lavoro godetevelo, se poi altri si avvalgono del vostro lavoro senza ringraziare, a mio modo di vedere, è un problema loro.
emanuele gandolfo
Non sono pienamente d'accordo con te, mio caro blogger.
Siete sicuri di essere al 100% nel giusto?
Ad esempio, vi siete mai posti il problema della proprietà dei terreni che con cotanto amore mantenete? Avete mai chiesto ai legittimi proprietari, se esitono (non credo che tutto il bosco sia demaniale), se a loro sta bene quello che state facendo? Perchè se così non fosse sareste nel torto quanto quelli con cui vi state "battendo"...
Peace.
H.
Per me il problema si risolve alla svelta. Suoi sentieri non ci andiamo più a pulire, poi vediamo cosa succede.
Per quanto concerne le autorizzazioni c'è chi ha già parlato con chi di competenza e tra le altre cose ci collabora al fine di riaprire anche vecchi percorsi abbandonati.
Ciao Ema non sono d'accordo.
Quello che decidiamo autonomamente di fare, lo facciamo perchè ci da piacere o perchè pensiamo di trarne piacere, su questo non si discute.
Pulisco e apro sentieri prima di tutto per me, perchè mi piace, amo stare immerso nella natura e lavorare.
Amo leggere ed ascoltare la montagna per capire e cercare di ricavarne qualcosa per me e per i miei amici.
Credo però sia lecito aspettarsi correttezza ed onestà da chi su un lavoro, volontario quanto ti pare, vuole trarne un profitto.
I sentieri sono lì per tutti (anche se i sentieri non sono di tutti) ma dall'essere felice che tanta gente apprezzi e goda del nostro lavoro a vedere che qualcuno, senza alzare un dito, trovandosi la pappa pronta, ne trae profitto, bhe, ce ne passa.
I sentieri poi non sono una cosa che fatta una volta restano lì per sempre. Hanno bisogno di cure continue, ma dubito fortemente che le persone a cui mi riferiscono si prenderanno mai la briga di venire a risistemarli, perchè è più facile prendere il furgone ed andare a cercare un alto posto dove trovare la "pappa pronta"
Riguardo all'osservazione di H.
Sì mi sono informato: in auto ho la copia della legge regionale toscana sulle foreste e ho le mappe comunali, quando trovo un vecchio sentiero vado in comune e consulto le mappe catastali.
C'è in atto una collaborazione col comune per individuare e risistemare vecchi sentieri e vedere se esiste la possibilità per rendere "ufficiali" i nuovi sentieri, magari modificando il tracciato per evitare problemi di proprietà, cercando di passare sui confini.
I boschi del pasquilio sono tutti privati, dalla cima fino a valle.
Ciao
Grazie per la risposta,
vorrei aggiungere che capisco bene il fastidio e la rabbia che il comportamento di certe persone può ingenerare, ma sarebbe una "disfatta" totale smettere di fare quel che state facendo: per voi stessi, per le persone che rispettano il vostro lavoro e infine, ma non per ultimo, per il vostro amato territorio. Curare i sentieri è un modo di tenere in vita un territorio oltre che se stessi, e non mi pare poco.
Poi, ma immagino lo abbiate già fatto, prima di passare ad azioni di "trippamento" tenterei la via del dialogo, al peggio scopri che le persone che si stanno avvantaggiando del vostro lavoro sono veramente meschinette.
Il discorso che tu hai fatto sul blog, può essere fatto anche di persona a chi ha delle responsabilità rispetto ad un certo modo di usare i sentieri.
Prova a farlo ai diretti interessati e vedi come reagiscono, quali sono le "giustificazioni" che utilizzano, come si posizionano. Chiedi collaborazione per fare un lavoro ancora migliore sulle tue amate montagne: magari non nascerà un'amicizia, ma almeno qualche rastrello in più potrebbe saltar fuori...poi certo il 117 potrebbe anche funzionare da incentivo...concreto all'emersione spontanea del "nero".
Buon lavoro
ema
Sicuramente il dialogo è una strada che in teoria è sempre possibile, però voglio vedere se sono "loro" a fare il primo passo, come personalmente ritengo sia giusto e corretto... ma sinceramente dai primi approcci che ci sono stati, anche attraverso amici comuni, i segnali non sono incoraggianti.
vedremo, sai com'è, di spazio ce n'è per tutti...più o meno :-)
Grazie Stembi, questi ringraziamenti sono piccole grande soddisfazioni. A presto! ;-)
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