25 dicembre 2006

Ma allora esiste!!!!

BabboNatale is alive and doing well (and he rides the Bety):


22 dicembre 2006

-3

Meno tre, sono i gradi in queste notti di dicembre, ma sono anche i pochissimi giorni che mancano a Natale!
In questi ultimi anni il mio rapporto con le feste è stato altalenante, sereno-variabile. Ma non ho mai avuto, come invece tante persone che conosco, il momento di rifiuto delle feste. Sicuramente sono stato fortunato, e nonostante tutto non riesco a collegare al Natale momenti sgradevoli, ma anzi, più spesso le feste di fine anno mi hanno riconciliato con tutto ciò che mi circondava. Quando un amico se ne era andato da troppo poco il Natale mi ha aiutato a sentirlo sempre vicino, quando mi sono sentito davvero solo e senza amicizie il Natale mi ha ridato dei compagni fedeli, quando il futuro sembrava troppo scuro e buio il Natale ha riacceso una piccola luce nei miei occhi.
Quest'anno ho avuto come l'impressione che il 25 sia arrivato tutto d'un botto, senza quasi rendermene conto!
Eppure ho proprio voglia di questa festa, la sento dentro, la sento viva. Sento la magia di qualcosa di nuovo che nasce: la sensazione che provi quando gli occhi si devono abituare ad una luce che irrompe nelle tenebre. Proprio quando non aspettavo altro.
E' un senso di speranza e ritrovata fiducia che mi fa sentire più leggero, more confident (non sarei io senza i miei inglesismi!).
Meno tre e sono indietro coi regali, meno tre ma non so cosa farò domani, meno tre e non mi preoccupo del capodanno: perchè è come se tutto fosse un accessorio, un superfluo ammenicolo di cui non doversi preoccupare. Tutto potrebbe essere fuori posto ma non mi interessa, in questi giorno mi piace solo avere tempo, fare tutto con un passo più lento, assaporare l'atmosfera, perdere minuti "preziosi" ad osservare le persone, quelle persone che finalmente sorridono di più. E se poi anche fossero sorrisi forzati, ma che importa? Prendiamo quel sorriso per quello che è..un sorriso di buon augurio...non serve scavarci dietro.
Siamo in un periodo in cui stiamo perdendo l'ingenuità e il gusto delle cose semplici. Tutto ciò che è diretto, palese e lampante desta sospetto. Vedo persone che si affannano per trovare ragioni e cattivi pensieri anche dove non c'è spazio per la malizia e la cattiveria. Stiamo perdendo il gusto di fare le cose per il piacere di farle e ci riesce sempre più difficile credere che gli altri possano rapportarsi con ognuno di noi senza secondi fini. E' davvero un peccato. Il Natale per me è riscoprire il gusto di essere sempre un pò bambini, e riportare a galla il lato più fresco, genuino, spontaneo..immediato dei bimbi. Che poi a ben vedere nessuno sa essere cattivo come un bimbo, ma su questo forse è meglio sorvolare!!
Buon Natale gente...fate a modo!

30 novembre 2006

Diamine!!

Cavolo, è passato quasi un mese dall'ultimo post e non me ne sono neppure accorto. Preso dai progetti satellite, ultimo dei quali il blog della Bike Crew "Front For Fuck", ho parecchio tralasciato il mio blog personale.
A dirla tutta sono stati i miei compagni di bici a chiedermi di non aggiornarlo dato che, dopo aver previsto nelle mie pagine l'arrivo del temutissimo inverno, il tempo sembrava essersi fermato ad un mite autunno.
Domenica scorsa con @one siamo saliti al Pasquilio per riprendere e ritoccare qualche traccia del PFP, ossia il Pasquilio Free Park. Invece di piccoli ritocchi ci siamo ritrovati a ripulire quasi da zero un sentiero, ma la cosa bella è stato ritrovarsi a lavorare in maniche corte!
I lavori sono durati però meno del previsto causa battuta di caccia al cinghiale, per questo domanica prossima torneremo su per riprendere da dove abbiamo interrotto il discorso.
Sistemare quel sentiero è stato un pò uno sfogo dato che venerdì sera giocando a calcetto mi sono praticamente bloccato la schiena e per questo ho dovuto rininciare una Enduro Ride molto molto bella organizzata dal Secco e dai suoi compari pisani.
Comunque sia sabato prossimo si pedala, mi sembra sia il modo migliore per inaugurare Dicembre, il mese della Feste con la F maiuscola!
Per l'occasione abbiamo partorito un giro secondo me niente male. Prima una lunga salita, ma non dura, poi una prima discesa quasi totalmente su terra e discretamente veloce e divertente, mai troppo impegantiva, poi dopo un'altra salita spaccagambe una discesa ancora più spaccagambe: lo sperma!
Sono molto affezionato a questo sentiero, perchè lo sento un pò una mia creatura.
Trovarlo non fu facile, dato che per farlo dovetti perdermi insieme a due miei amici che avevo trascinato con me ignari di ciò che li stava aspettando. Avevo sentito parlare di un sentiero che collegava Bergiola Foscalina alla Frangola del Mirteto da due cacciatori che però sostenevano che oramai il sentiero nella parte centrale fosse quasi del tutto perduto.
Con mia sorpresa invece la parte più imboscata del sentiero era quella iniziale, mentre dopo le prime centianaia di metri la traccia era non solo ben visibile, ma dava vita ad un sentiero davvero bello, tecnico e divertente al tempo stesso!
Ci sono diversi sentieri al Pasquilio che ho forse creato davvero da zero, parlo ad esempio della seconda parte del Cesso o di un sentierino sopra la Volpara, ma lo sperma è stata una rivelazione, è come se avessi avuto una illuminazione divina: It's a kind of magic!!
Se capitate qua nella west coast dovete farlo...basta chiedere ;-)

02 novembre 2006

Sta Arrivando...

...il grande freddo!!
Gira da giorni sta voce secondo cui con novembre ci sarà un calo verticale delle temperature. In effetti fa nettamente più freddo, ma era anche ora! Assurdo trovarsi al 31 ottobre a contarsi le punture di zanzare, non si era mai visto. O sbaglio?
Per cui il freddo non è tutto negativo. Ha di negativo che fa freddo, quello sì.
Di positivo in questi giorni c'è che mi sento decisamente in forma nel calcio a 7, un pochino meno nel calcio a 5. Comunque le statische parlano chiaro: 12 partite giocate, 8 vittorie e 4 pareggi significa 0 (zero) sconfitte. Per due volte rete inviolata e per tre volte un solo gol subito.
Di negativo è che l'altra sera ho fatto un brutto sgarro ai miei guanti preferiti, i Lotto NeoConcept, che ora presentano nel lattice al centro del palmo sinistro un buco non indifferente. Ciò non è buono.
Di non propriamente positivo il fatto che inevitabilmente i tornei di calcetto sottraggono tempo alla bici. Tuttavia dopo la Stronkaciui si è rifatta viva in me l'idea di una EpicRide qua sui miei monti coi miei sentieri preferiti. Ne avevo gia parlato più o meno 7-8 mesi fa, e ora nella mia testolina tutto sta riprendendo forma e qualche idea nuova ha preso forma. Ho gia messo giu una lista di 4-5 sentieri che saranno oggetto delle mie esplorazioni, prima pedestri, poi ciclistiche. Alcuni tratti del percorso sono gia decisi e i nuovi sentieri spero siano utili per collegare tutto in modo armonioso e soprattutto divertente.
Intanto questo weekend me ne vado, col Pazzo di Lucca, fino ad Ivrea per salutare il Gizzo, che corona il suo sogno di andare a lavorare in Irlanda grazie ad una offerta ricevuta da un prof della sua università. Starà via circa 3 anni. Sono felice per lui, perchè sento che è proprio contento, e poi alla fine non è da tutti mollare casa e amici per una esperienza così. C'è sempre chi non ti capisce, chi ti da del codardo e chi del traditore. Lui non è tutto questo, anzi. Magari a volte è "troppo buono".
Sono venuto a sapere che girano scommesse di notevole peso economico (si parla di 50euro) relative alla mia presenza al GizzoWeekEnd. E' bello sentirsi considerati in questo modo, sapere che gli amici ti pensano, sapere che sei al centro della loro attenzione e pensieri, sapere che qualcuno si preoccupa per te e che potrai fare la fortuna di qualcuno (e la sfortuna di qualcun'altro!). Tutto ciò è positivo.
Di positivo ho riscoperto la bellezza del dormire a lungo nel letto tiepido, di negativo c'è che al mattino alle 9 dovrei essere in ufficio. Lavoro e dormire generalmente non vanno d'accordo, ciò non è buono.
Di bellissimo in questi giorni è stato sentire vicine tante persone, in modi molto diversi, ma tutti efficaci. Ciò è molto buono! Buono come il Chocovo che sto sgranocchiando prima di andare a letto...mmmmmmmmmmmm buonissimo!!
S!

23 ottobre 2006

Ah, The Simple Pleasure Of Life!

Anche quando tutto sembra andar male e hai anche poca voglia di pensare a cosa fare per farlo andare meglio, c’è sempre una piccola possibilità che ti puoi giocare per aggiustare un pochino le cose. Magari funzionerà solo per qualche ora, o qualche giorno, ma sai che funzionerà.
E così, nonostante la pigrizia cronica ho mosso il culo e mi sono organizzato per andare alla Stronkaciui. Inizialmente dovevamo essere io e Solitario, poi si sono aggiunti un infortunato e stoico @one e il racer PetitNapoleon.
Nei giorni precedenti a questa domenica le piogge non sono mancate e la sicura presenza del fango mi ha fatto optare per un montaggio 1x9 sulla Vetta. Devo dire scelta azzeccata, e anche in salite dove tutti optavano per pedalare col 22, io col mio 34x32 sono riuscito a fare tutto il fattibile in sella. L’unica vera incognita era data dalla distanza della Stronka, quasi 50km di mangia-e-bevi sul terreno allentato. Sicuramente la rabbia e il nervoso che avevo da scaricare si sono rivelati un ottimo sostegno di energie!
Il giro creato dai ragazzi del gruppo MTB del Circolo Del Porto si è rivelato duro e faticoso al punto giusto, stracolmo di singletrack sia in salita che in discesa, alcuni dei quali davvero belli. Tanto fango, ma quasi sempre pedalabile, e in discesa non era mai pericoloso. Anzi, talvalta contribuiva ad aumentare il divertimento. Una EpicRide indimenticabile, davvero! Le gente, i luoghi e i panorami, i sentieri...
Sicuramente non dimenticherò la seconda parte del giro, con un lungo tratto tutto in saliscendi, ma scorrevole, non cattivo, circondato dagli alti arbusti della macchia che però, di tanto in tanto, lasciavano intravedere scorci di un panorama mozzafiato. Guidi, e devi guidare bene perchè la traccia è stretta, il manubrio sfiora le foglie, ma con la coda dell’occhio lo sguardo va in continuazione al mare che riflette gli ultimi raggi del sole che tramonta. Non senti fatica ma solo una splendida emozione che ti riempie il cuore e ti impedisce di trattenere un sorriso di soddisfazione. Questo è davvero l’essenza della mtb, o forse è l’essenza di fare una qualsiasi cosa con passione, con una passione viscerale, che è come un rapporto d’amore.
Dai, dai e dai ancora, ci sono alti e bassi, a volte hai voglia di mollare tutto, ma se dai tanto ecco cosa ricevi: attimi, istanti che non dimenticherai mai. Momenti che ti fanno scordare la fatica, il dolore e tutte le maledizioni pronunciate fino a 5 minuti prima.


10 ore immersi nei sentieri, 6 ore effettive di bici, ore fatte di fatica, sudore ma anche e soprattutto amici vecchi e nuovi, di racconti e di risate in compagnia, ti fanno sentire di nuovo vivo, ti ridanno fiducia, eliminano quelle tossine mentali che ci portiamo dentro.
Cosa resta dopo la Stronkaciui? Una grande soddisfazione per aver percorso un giro bellissimo, la soddisfazione di aver dato un senso al lavoro di tante persone che hanno investito tempo e lavoro (giorni e giorni) per alcune ore di bici, la soddisfazione per essere riuscito a pedalare per tanti km con molto poco allenamento e la bella sensazione di sentire la mente e il corpo scarico da tante tensioni accumulate in questi giorni.


Oggi si ricomincia: è di nuovo, purtroppo, lunedì. Si ricomincia col lavoro e la solita routine, i soliti problemi, ma almeno per un po’ le immagini fresche di una giornata come ieri mi terranno compagnia e mi aiuteranno a stare un po’ meglio. Peccato debba sempre durare troppo poco.
Vero George? quasi come un bicchiere di Martini: ah, the simple pleasure of life!
S!

20 ottobre 2006

La cosa più difficile nella vita

La notte porta consiglio, e forse se è insonne porta anche consigli migliori.
Sta di fatto che sono diverse notti che dormo poco e niente, e il mio sport preferito è martellarmi il cervello, smontando e rimontando la mia vita usando i se e i ma come attrezzi. La cosa talvolta, diciamo pure raramente, può anche essere divertente, ma il più delle volte non lo è affatto.
Spesso tornano a galla momenti poco piacevoli, momenti che credevo archiviati, perduti o cancellati, e con essi tornano a farsi vive le stesse identiche sensazioni ed emozioni provate nel momento in cui tutto successe. La realtà torna viva. Riprovo l'identico senso di non avere vie di fughe, la stessa ansia che sale, il respiro che non ha più sostanza, la medesima rabbia distruttiva e cieca. Se ne vanno ore di sonno, mentre il cervello lavora e si arrovella per analizzare e capire il passato, capire il perchè e il per-come, affollare la mente di 10.000 diverse ipotesi che non hanno la benchè minima ipotesi di realizzazione. Tutto è gia successo, ed è successo in quel modo, nulla potrà cambiarlo.

A prima vista la nostra vita può sembrare un insieme di situazioni, frasi e gesti poco collegati fra loro; ma basta scostare la foschia che avvolge i giorni passati e assumere una visione di insieme per vedere come tutto sia inevitabilmente collegato.
Sarà la soglia dei trent’anni o più semplicemente il passaggio verso l’inverno, sarà che sento quasi una necessità di fare alcuni bilanci. Inevitabilmente capitano queste nottate in cui vedo spezzoni della mia vita e mi chiedo perchè le cose sono andate in un certo modo.
Rivedo i miei atteggiamenti, risento le mie frasi e ciò che consideravo come espressione di un lato del mio carattere sul quale puntare oggi li rivaluto come un pessimo tappabuchi.
La cosa più difficile, dicono in molti è guardarsi dentro. Non basta.

Ieri notte per tornare a casa ho fatto la strada più lunga possibile: era piacevole sentire il suono delle ruote sull’asfalto bagnato, era piacevole sentire l’aria fresca entrare dal finestrino aperto, era piacevole fare i 40 all’ora sul lungomare deserto. Raramente incrociare auto che vagano senza meta... Ma poi tutti si è avvolto, come sempre, di un velo di malinconia. La malinconia è sempre stata parte della mia vita, non so come ci sia entrata, ma è stato da sempre il sentimento che mi ha accompagnato praticamente ovunque andassi, in ogni cosa che facessi. Partendo dalle prime occasioni perse, o alle quali rinunciai, senza un vero motivo, mascherando tutto in un finto ottimismo che mi faceva credere che ci sarebbe stata una prossima volta. No, non c’è mai in realtà una prossima volta...ciò che è andato non torna più nello stesso modo. Negli anni ho imparato a convivere con questo strano sentimento, fino ad affezionarmici, a considerarlo una parte innata di me. Ma in questi ultimi due anni, con tutto quello che può succedere in due anni, ho capito che le cose non stanno così, che la malinconia che provo in realtà non è una caratteristica del mio DNA, ma che ha, come tutto, una ragione, un inizio e qualcosa che negli anni l’ha alimentata.

La cosa più difficile nella vita non è guardarsi dentro. Scavare dentro di se è solo l’inizio. Sì, serve per capire i propri errori, dove abbiamo problemi e mancanze, con noi e con gli altri. Ma poi bisogna fare. Scorrono anche stanotte le immagini della mia vita e vedo troppe occasioni non raccolte, azioni fatte senza uno scopo, parole dette senza un fine, cose iniziate e non finite, progetti messi su carta e rimasti in un cassetto.
Per quanti anni la mia vita è stata come un’auto guidata senza meta in una piovosa serata di autunno? Ora che ho quasi trent’anni mi chiedo se sono in grado di raccogliere tra le mani quello che ho, se sono prima di tutto in grado di capire cosa ho davvero. E poi iniziare a costruire, finalmente, la vita che io vorrei per me. Sinceramente, temo di non esserne in grado. Temo di non avere la forza, la capacità, la costanza necessaria per raggiungere un obbiettivo. E prima ancora focalizzare un obbiettivo che sia davvero la mia realizzazione. Prendere la mia vita attuale e potare ciò che non da frutto, ciò che è di intralcio, ciò che è secco. Per anni ho scansato, per paura, per mancanza di fiducia o semplicemente per pigrizia, la responsabilità che dovevo prendere e avere verso me stesso, e ora mi trovo in questo stato, fatto di notti in bianco con un perenne senso di insoddisfazione che vive dentro di me, e corrode i sogni e la voglia di realizzarli. Si tratta di dire la verità a me stesso, uscire in piedi da un faccia a faccia con me stesso combattuto senza protezioni. Senza che nulla possa intervenire a mediare i colpi della realtà. Ci sono così tante notti insonni in arrivo, spero mi portino il consiglio giusto.

19 ottobre 2006

SHINE

Ugly Kid Joe - Menace To Sobriety (1995)

SHINE

Just a grain of sand on a thousand beaches
Just like dust in the wind
Try to understand why I go to pieces
Don't know where to begin
Got a smokin' hand, nobody knows plan
But I can feel it, it's gonna overload
It's a greed machine, it means everything
I'm gonna have to get it out of my head
Got a screaming hand, shadows are all my friends
Cause they conceal me when I overload
It's a greed machine, it means everything to me
I can't conceal it when it overloads
I Still Shine
Got a smokin' hand, no one can understand
But I can feel it's gonna overload
It's a greed machine, it means everything to me
I can't conceal it when it overloads
I Still Shine

Giorni Su / Giorni Giu

Oggi è un giorno di quelli in cui mi sveglio sfavato. E' un giorno giu. La smania e la noia. Il fermento e la pigirizia. Insieme. Qualcosa dentro che si agita perchè le cose non vanno come vorresti. E non sò come farle andare bene, o forse semplicemente non ho veramente voglia di farle andare come vorrei andassero. Poi passa, mi dico. Ma ritorna. La vita è un ciclo. Ciclica.
...and so on and on and on and on and on and on and on...

14 ottobre 2006

Stronkaciui


Domenica 22/10 trasferta livornese per la 4° edizione della Stronkaciui.
Cosa è? Bhe, la Stronkaciui è nata alcuni anni fa con l´intento e il primo principio di essere il ritrovo fra appassionati di MTB senza nessuna finalità agonistica. I MTBikers hanno iniziato a ritrovarsi in una decina appena e sono finiti ad essere un bel gruppone di pazzerelli.
Sin dalla seconda edizione ho cercato di prendervi parte ma per un motivo o per l'altro ho sempre dovuto rinunciarvi.
Ma quest'anno no. Ci sarò, cascasse il mondo ci sarò!
Saranno 50 km ricchi di singletrack e saliscendi immersi nella macchia mediterranea, interrotti di tanto in tanto da scorci a picco sul mare: si preannunciano viste spettacolari sulla scogliera di Calafuria e le vallate vicine.
Come detto il percorso sarà in buona percentuale costituito da singletrack, sia in salita che in discesa. I viottoli dovrebbero essere piuttosto tecnici ma fattibili da tutti: gli amanti dei singletracks sia in salita che in discesa avranno pane per i loro denti.
Il percorso sarà abbastanza impegnativo : circa 50 Km con più di 1400m di dislivello totale, non ci saranno salite lunghe ma continui "mangia-e-bevi" che però alla fine lasceranno il segno. I locals consigliano bici decisamente pedalabili e leggere, possibilmente con gomme "cicciute" per un maggiore divertimento e sicurezza.
Quindi questi giorni sono stati dedicati al "setting" della VETTA che penso stia raggiungendo la sua vera forma difinitiva. E' stata singlespeed, geared a 24 rapporti ed ora, per la stronkaciui è divenuta 1x9. 34 davanti (ma ci starebbe bene un 36..benedetto 36!!), 11-32 dietro.
Ho modificato la posizione in sella che ora è pressoche identica alla Inbred SS. Forcella tarata a 105mm, ritorno un pò più veloce del solito. Camera positiva a 110psi circa e negativa a 30.
Ho visto che l'1x9 negli states ha molto successo soprattutto per chi corre gare su lunga distanza.
JHK (Jeremy Horgan Kobelsky - rider Fisher) usa per le sua marathon una 29er settata così.
Ma torniamo alla stronkaciui e alle principali note logistiche.
Il ritrovo è fissato per le ore 8:30 davanti a Villa Corridi, loc. Collinaia (LI)
A circa metà percorso ci sarà un ristoro, in zona Casa dei Corsi, loc. Castellaccio (LI)
Chi volesse a questo punto potrebbe optare per tornare al luogo di partenza e percorrere così in totale circa 35km piuttosto dei quasi 50 del percorso vero.
Si mangerà al sacco anche se i locals (o meglio le loro consorti) come detto forniranno qualche cibaria per tutti al ristoro.

Speriamo solo che il meteo ci dia una mano... ;-) stavolta no-rain anche se sarebbe mooolto più EPIC, uomo! :-D
S!

09 ottobre 2006

Sott'acqua

Domenica 8/10 ore 8:30. Sono il primo all'appuntamento. Mentre aspetto passo in rassegna la cupola di nuvole grigie sopra di me. Giornataccia per andare nel cuore delle apuane. Nei programmi ci aspetterebbe un MoscetaSingleTrouble ma spero sinceramente di convincere i miei compari a cambiare programma...ed infatti appena arrivano tutti decidiamo di...andare a Mosceta. Sarà che ho troppa voglia di andare in bici ma non riesco a dir nulla. Mi va bene anche così. Del resto non è da poco che ho voglia di guidare nel fango, ho voglia dei tornantini giu da mosceta.
Le buone sensazioni sbagliano di rado e anche oggi è stato così. Che senso di liberazione, leggerezza e felicità. Nel bosco cadono poche gocce di acqua, c'è una leggera foschia che rende tutto magico, l'affiatamento con gli altri è totale. E' felicità fermarsi all'inizio del sentiero, in silenzio e vedere gli altri che scendono in fila indiana. E' felicità quando in un istante realizzi che quello che stai facendo è quello che sei. Pagarei per sentire questa emozione ogni giorno al mio risveglio. In giornate così non ci sono momenti singoli da ricordare perchè ogni istante che torna alla mente ne richiama altri in una catena che non si spezzare.
Peccato che certe emozioni siano come giorni di sole in un lungo inverno: una rarità, una casualità forse. Da assaporare e spremere fino all'ultimo goccio.
Perchè così pochi....

04 ottobre 2006

Winter Soccer Season

Partito!
E' iniziato oggi il primo dei tre tornei invernali che, con somma gioia di Francesca, mi vedranno impegnato da ora fino ad aprile.
Il primo torneo a prendere il via è stato quello del MeetingPlace dove lo scorso anno ci qualificammo 3, sconfitti in semifinale, e dove io vinsi il titolo di miglior portiere.
Alcune novità: la squadra non si chiama più La Mandragora ma è tornata al nome originario di Estrella Polar. Il nome viene direttamente da un racconto di Osvaldo Soriano intitolato "Il rigore più lungo del mondo" e contenuto in Fùtbol - Storie di calcio. Ve lo consiglio vivamente!
Seconda novità un completino nuovo di pacca. I vertici societari, ossia Nino e Luca hanno fatto le cose in grande senza badare a spese, tant'è che anche io ho il mio completino della Diadora. Sembra una segata, ma per chi gioca in porta ottenere il completino è una vera impresa!!
Comunque, come dicevo, abbiamo giocato la prima partita di campionato.
Vittoria per 4 a 1. La nostra superiorità non è mai stata in discussione, anche dopo il loro momentaneo pareggio. Abbiamo infatti segnato subito il due a uno, e la lora reazione ha fruttato solo una punizione sulla quale ho fatto l'unica vera parata di tutta la partita.
Siamo un pò lenti e legnosi, ma la squadra c'è, forse anche più dello scorso anno.
Tech Side: fino ad oggi il lato tecnico di questo blog è stato riferito esclusivamente alle bici, ma stasera lo estenderò al calcetto.
Dopo anni in cui ho utilizzato guanti prodotti da Decathlon col marchio Kipsta, ho amaramente scoperto che i miei guanti preferiti sono usciti di produzione.
Mi sono così messo a caccia di un paio di guanti che mi piacessero.
Dopo aver usato modelli economici di Reusch e Uhlsport come transizione, la mia scelta è caduta sui guanti Lotto Neo Concept di Petr Cech.
Cech è, secondo le statistiche, il portiere più forte del mondo e al di là di numeri e calcoli è senza dubbio uno dei primi 3 al mondo insieme a Buffon e Casillas.
Ma cosa più importante è colui che nella mia personale graduatoria ha preso il posto di Peter Schmeichel. (Sarà un caso che i miei portieri preferiti si chiamino con lo stesso nome?)
Quindi oggi prima partita con questi nuovi guanti e anche se il test non è stato particolarmente impegnativo mi sento di promuoverli a pieni voti.
Inizialmente danno una sensazione di grande comodità ma anche di buona protezione.
Il grip è eccellente, il pallone sembra davvero incollarsi al guanto. Vedremo nel proseguo della stagione quali saranno le caratteristiche di durata e resistenza alla abrasione.
La sensibilità, anche se non è il massimo, è comunque ottima se consideriamo lo spessore del palmo. Sicuramente un guanto che non solo vale i soldi che costa, 45 euro su Keepersport, ma vale molto di più!
Insieme ai nuovi guanti ho provato per la prima volta i pantaloncini protettivi McDavid 757 Thudd Hexpad, acquistati sempre da Keepersport.
Sono un prodotto impressionante. Leggerissimi, traspiranti, termoregolatori e soprattutto il livello della protezione mi ha lasciato a bocca aperta!
Il campo del MeetingPlace ha l'erba talmente bassa che sembra di giocare a diretto contatto col cemento, non c'è nulla che attutisca l'atterraggio dai tuffi; eppure nelle due parate più impegnative che ho dovuto fare mi è sembrato di atterrare su un materassino.
Inoltre presentano due ampie protezioni per le cosce, cosa che li rende adatti in modo particolare per il calcio a 5. Certo, non costano poco, ma posso assicurarvi che vi proteggeranno da piccoli infortuni e da tanti fastidi da non sottovalutare.
Bhe, direi che per oggi è abbastanza, poi giovedì inizia il torneo a 5 mentre sabato c'è in programma una nuova puntata del capitolo FFF con un sempre fantastico Mosceta Single Trouble.
More info to come.
S!

25 settembre 2006

Pics

Un post fotografico, egocentrico, autoreferenziale, esibizionista. Vogliate perdonarmi!




Tutte le foto sono di proprietà di Tiziano Davini aka PazzoDiLucca.

Simone

Spiacente...

...ma sta arrivando l'inverno.
Anche quest'anno arriverà, lo danno per certo alla Tivì!
Vuoi vedere che ieri mi sono goduto una delle ultime domenica dell'anno con un caldo sole ad accompagnarci lungo i sentieri?
Con Solitario e @one ci siamo ritrovati a pietrasanta domenica mattina per il "giro dei tornantini". Nome perfetto...tornantini a go-go, in su ed in giu.
Bellino assai, forse troppo corto, purtroppo, anche se la mia resistenza alla fatica è così bassa che mi è sembrata una marathon.
Sarà anche colpa della levataccia obbligatoria per montare la bici.
In un ora, dalle 8:15 alle 9:15, montata la VETTA completa di cambio e deragliatore.
Succede... :-)
Nei giorni precedenti invece ho perso un pò di tempo per assettare la 456 da FFF dura e pura.
Ora la forca è una FOX Vanilla RLC, stem 24SEVEN da 5cm, sella Snafu da bmx, ma la metamorfosi mica è finita!
Ora mi sto intrippando sullo "studio" dei rapporti.
Obiettivo: la rapportatura ideale per la FFF da enduro.
Punto di partenza: doppia moltiplica anteriore, 7 od 8 rapporti dietro.
La mia convinzione è che in un utlizzo escursionistico della mtb 27 rapporti siano troppi.
Alcuni troppo lunghi, altri troppo corti...molti inutili o comunque inutilizzati.
Credo che una doppia 36x22 abbinata ad una cassetta a 8 velocità da 12-28 dietro sia sufficente per avere i rapporti giusti per fare più o meno tutto.
In discesa il 36 è lungo abbastanza, perchè permette fino a 6 metri di sviluppo col 12, ma al tempo stesso da una buona agilità nei tratti più lenti e dove bisogna rilanciare, e poi lascia una buona luce da terra per non toccare la corona contro sassi e gradoni. Il 32 è troppo corto, col 34 si hanno troppi rapporti doppi.
Quando invece si sale un 22x28 sviluppa 1,58m a pedalata. Rapporti più corti non servono, è quasi meglio andare a piedi. Con la tripla e le 9 velocità dietro, si monta un 32 davanti e i rapporti più usati sono il 32x28 che sviluppa 2,30m e il 32x32 che sviluppa 2,01m a pedalata che praticamente corrispondono ad un 22x18 (2,46) o 22x21 (2,11).
Questo porterà ad un maggiore utilizzo del "rampichino" che però di norma è in acciaio ed ha una durata nettamente maggiore del 32 in alluminio.
Inoltre sarà ultilizzato meno il 36 che quindi durerà di più senza poi considerare la minor usura dovuta al maggior diametro.
Presto realizzerò la mia idea e vi farò sapere le mie impressioni.
Magari voi dite la vostra :-)

05 settembre 2006

Happyness


Another race, another year...
Anche quest'anno è fatta...e fatta proprio bene! Gente, è stato uno spettacolo.
Sinceramente, sono felice davvero!
Risuonano ancora in testa le parole e vedo di fronte a me i sorrisi di tutti quelli che con me hanno passato il weekend in Brugiana a respirare bici, bere birra e sentire storie.
Non so da dove cominciare a ringraziare, non c'è per me ricompensa più grande avervi visto tutti quanti felici e divertiti, ognuno di voi a proprio agio nonostante la lingua diversa, le abitudini diverse. Eppure per due giorni è stato così semplice e facile.
Dopo i mondiali in Svezia sentivo la stanchezza addosso, temevo di non farcela a far tutto, eppure con l'appoggio e l'aiuto di Francesca, Simone, Arianna, Stefano, mio babbo tutto è stato quasi perfetto.
Sono felice perchè eravamo in tanti, perchè ho visto stranieri farsi km per bere una birra e girare un pò in bici.
Sono felice perchè le vostre parole mi hanno dato una grandissima soddisfazione, cancellando tutta la fatica e anche la tensione accomulata in una settimana di lavoro.
Fare un lavoro, farlo bene e vedere che gli altri lo recepiscono proprio nel modo in cui volevi succedesse da una emozione indescrivibile. Ed è quello che è successo sabato e domenica.
Ho gia voglia di rimettermi a lavorare per il prossimo anno, vorrei ancora più gente, vorrei ancora più tempo per girare in bici.
Spero che queste parole arrivino a tutti come il mio grazie, così come i vostri sorrisi sono la più grande ricompensa che potessi chiedere.



For the non-italian guys:
Hi gentlemen, hi ladies.
It seems you all had a great time in italy, in my homespot, the Mt.Brugiana.
It was a pleasure for me to have all of you riding in "my" trails, and drinking and eating and talking all together.
I don't know how to give props to everybody, i just want to let you know that your smiles and shining eyes are the best reward for me.
I just try to give to you a little piece of my attitude, letting you see where i love to ride and how i love to ride...and live. I am sure that you felt this!
So, i hope to meet you all very soon...big hug!!!
Simone

26 agosto 2006

2° CAMPIONATO ITALIANO SINGLESPEED


Ciao a tutti. Manca una settimana esatta alla seconda edizione dei campionati italiani singlespeed che quest'anno sarà anche la 5 tappa dell'ESSC (european singlespeed cup).
Tante novità: a cominciare dal circuito, con nuovi tratti rispetto a quello del 2005, dovrebbe essere lungo più 5km, quindi avremo una gara sui 3 giri per gli uomini e 2 per le donne. In caso decidessimo per l'inserimento di uno "start loop" potremmo decidere di modificare le lunghezze in questo modo: uomini start loop + 2giri e donne start loop + 1giro.
Cmq come al solito la decisione finale sarà presa la domenica mattina e dopo una breve ricognizione il sabato pomeriggio.
Altra importantissima novità la presenza di un nuovo main sponsor: Birra Panil www.panilbeer.com
INFO
Subscription (iscrizione) - per registrarvi scrivete una mail a milkman@singlespeed-italy.com o a singlespeedissimo@gmail.com Il costo dell'iscriizione sarà di 15 euri.
Where to sleep (dove dormire) - si può decidere di dormire presso il rifugio trekking brugiana (http://www.montebrugiana.it/) affittando i posti letto desiderati disponibili nelle varie camere o in tenda sempre presso il trekking. I prezzi saranno intorno ai 25 euro a notte per letto + colazione. Se preferite dormire in città ci sono diversi ostelli e alberghi nei dintorni di marina di massa.
Where to eat (dove mangiare) - Sempre al trekking, è ovvio!! Il cibo è buono e genuino, cucina tradizionale, il vino è ottimo. Quest'anno poi avremo una degna fornitura di birra Panil, il nostro main sponsor! Quanto si spende? indicativamente contate 20 euro a testa a pasto.
How to go here (come raggiungerci) - la strada è sempre la stessa: autostrada a12 genova-livorno, uscita MASSA. Appena usciti dal casello direzione massa, al primo semaforo girate a sinistra. Sempre dritti fino al terzo semaforo dove girate a destra sull'Aurelia. Dopo 1km altro semaforo e girate a sx. Da qui dritti, evitate la palma che vi troverete nel mezzo e ancora dritti per 500metri circa, trovate uno stop e siete sulla "Foce". Girate a sinistra (direzione carrara) e dopo poche decine di metri subito a destra, direzione Lavacchio - Bargana - Bergiola Maggiore. Adesso salite per 3,5 km di asfalto, passate tutti i paesi e due ristoranti, dopo l'ultimo dei quali inizia lo sterrato. Proseguite ancora per un km e qualcosa, percorrendo prima un lungo tornate verso sinistra poi un'altro tornante verso destra, dopo 150 metri troverete una stradina in salita sulla destra e un cartello giallo con l'indicazione "trekking". salite fino al termine della strada: siete arrivati!
Vi aspetto
:-)
S!
PS: eccovi la mappa per trovarci!

03 agosto 2006

4 Agosto

29 anni.
Cavolo....
I 30 sono lì ad un passo...30 è l'età che da sempre ho visto come un traguardo, come l'età dei primi veri bilanci, l'età in cui ti guardi indietro e cerchi di capire se sei grande nel modo in cui sognavi di esserlo da piccolo. Il prossimo anno vi dirò.
Ma ora c'è da festeggiare l'ultimo compleanno prima del passaggio in un nuovo decennio di vita, ed è giusto festeggiarlo degnamente con un weekend a "tutte banfe"!
Si parte venerdì sera con le banfe birraiole alla Oktober Fest a NewCastle Garfagnana per concludere domenica con la mia accoppiata F.F.F. preferita: PasquilioFreePark+FolgoritoDH e nel mezzo focaccine+birrino ;-)
Venerdì ritrovo alle ore 20:00 a Castelnuovo, lì di fronte alla OktoberFest (zona impianti sportivi).
Domenica invece ore 9:00 a Ripa (in fondo alla discesa o alla piazzetta della chiesa) oppure alle 9:45 in Piazza Enrico Pea su al Pasquilio.
Everyone's invited!!
Uh Yeah
S!

25 luglio 2006

Antipasto vacanze

Ti accorgi che diventi "adulto" quando arrivi a luglio e ti accorgi che è estate perchè senti un caldo opprimente.
Ti siedi in ufficio davanti al pc con gli occhi che si incrociano e si chiudono e rifletti sul fatto che non più di 4-5 anni fa da metà maggio in poi ogni sera era buona per uscire, bere una birra e non ti perdevi una sagra che fosse una.
Ora no. La sera alle 11 inizi a sbadigliare e ogni volta ch ebevi una birra ti senti subito gonfio ma soprattutto inizi a pensare che far tardi ti costerà troppa fatica il mattino dopo.
Ma quando tutti questi pensieri si fanno spazio capisci che è ora di una piccola ferie, di un antipasto. Alle ferie vere e proprie manca un mese ma dentro di te senti che un mese troppo.
Allora alla prima occasione buona creai una scusa per giustificare 3 giorni fuori casa.
L'occasione indiscutibilmente è la Tesi di Francesca, e del meritato riposo che essa comporta.
Caricate armi e bagagli si parte per Fanano. E in pieno appennino modenese, deve anche esserci fresco!
Furbescamente, ma in realtà traditi dalla pessima segnaletica pistoiese sbagliamo strada puppandoci 70km in più e quasdi raddoppiando le ore di viaggio...ma lassù ci aspetta il fresco!
E come no...arrivati ci accolgono 30 e passa gradi! Assurdo.
Dobbiamo escogitare qualcosa e cosa il giorno dopo tentiamo l'azzardo e ci dirigiamo fino al Lago della Ninfa. Sapevo che c'era un rifugio e quindi proprio spersi non saremmo stati...
Arrivati su è pieno di macchine, ma la gente è rilassatissima.
Soprattutto fa fresco, si sta davvero bene!!!
Il lago..bhe non so perchè lo chiamino lago visto che è un pozzangherone popolato da miliardi di girini e ranocchiette. Mai vista una tale quantità di rane cucciole :-)
Sopra al lago c'è un rifugio ma lo escludiamo perchè pieno di ragazzini urlanti e così decidiamo di mangiare nel Ristorantino a fianco del lago gestito da un fighetto un pò nazi con le cameriere russe, il tutto spazzolato dal fumo odoroso della griglia.
Ottima scelta direi, perchè con 23,00 Euri abbiamo mangiato veramente tanto e molto molto bene!
Buono a sapersi per le prossimo volte...
Dopo un pò di relax sulla riva del pozzangherone decido che è troppo e con un trucco perfetto fingo di leggere male l'ora sbagliando la 14:26 con le 16:26.
Prendiamo le bici e seguiamo una sterrata che ci porta su una pista da sci dove il sole è troppo "scoccione" e vengo sgamato per aver tentato l'imbroglio.
Ma oramai siamo in sella e torniamo verso il lago e ci facciamo 3 volte su e giu tra lago e rifugio lungo una discesina di una granfondo corsa non so quando.
Oh ci siamo diverti!!
Si torna a valle, al gran caldo...ma ne è valsa la pena...
Prossimo obiettivo la Svezia: stiamo arrivando!

11 luglio 2006

MULTIPLEX

Sistema modulare di allestimenti? O di allestimento? Ma no forse era per allestimenti...
Si può 2 giorni prima della tesi ancora non ricordarsi il titola della propria? Sì, si può, lo stress fa brutti scherzi! ;-)
Oggi undici luglio duemila e sei la mia stellina si è laureata Dottoressa in Disegno Industriale a Firenze con 110/110!
Grande Frà, rock'n'roll baby!!!!


07 luglio 2006

3 years in a row

Per il 3 anno consecutivo La Mandragora esce in semifinale al torneo a 7 del MeetingPlace.
Eppure quest'anno eravamo davvero convinti: 2° nella serie invernale, 2° nella seconda parte, una squadra in forma discreta eppure...gli altri ci sono stati superiori.
Mi è dispiaciuto perchè ci tenevo a giocare la finale, perchè davvero credo che ce la meritassimo.
Penso anche che me la sarei meritata per come ho giocato per tutto l'anno e per come ho giocato la semifinale facendo non so quante parate: per questo proprio non mi va giu.
Ma alla fine della fiera posso solo dire che da troppo tempo non mi divertivo così a giocare, giocando per la sola voglia di farlo; mai come quest'anno mi sono trovato con tanta voglia di sudare, correre, tuffarmi, incazzarmi, pigliar calci solo per un pallone, solo per il divertimento un pò fanciullesco che viene a galla ogni volta che vedi quella sfera su un prato verde....come facevo da ragazzino nel giardino di casa in estate...che bello!!

Voglio davvero ringraziare Nino, Maurizio, Luca, Marco, Massi e Gianma, Pietro, Daniele e Domè. Al prossimo torneo :-)

14 giugno 2006

DoubleTrouble? FATTO!

Non c'è fretta, non può esserci fretta quando dopo un anno con un'idea fissa ti ritrovi a riprovarci. Non c'è fretta, pensi, quando la sera prima punti la sveglia. Non c'è fretta quando ti alzi e davanti a te ai "troppe" ore di bici.
Sono passati quanti giorni dal doubletrouble? Non avevo fretta di scrivere :-)
Ma ancora oggi la soddisfazione per quella "epic ride de noartri" è davvero grande.
I paesaggi, le sensazioni, gli amici, i sentieri, la fatica, le risate, la polvere, la gioia....
Sono ancora vive e vivide dentro di me.
Uh yeah, baby!!!
Ora sotto con nuovi progetti.
Il PasquilioFreePark...quello che anni fa era l'hardtail paradise e ora grazie all'entusiasmo di @one, Solitario ma anche di Leopard, Maik, e tutti gli altri FrontFuckers, sta ritornando prepontentemente alla luce e agli antichi splendori.
Domenica ci sta bene una ristemata ai "giochini". Non sappiamo ancora cosa potrà venirne fuori, le idee ci sono, speriamo anche tempo e materiale adeguati.
Fatto quello tocca alla Brugiana che anche quest'anno sarà teatro dei campionati italiani singlespeed AKA SSIT.
Ci sarà da lavorare parecchio perchè siamo diventati international e dobbiamo, vogliamo fare bella figura!
Ci appoggeremo ancora a Paolo del TrekkingBrugiana, mentre il circuito sarà ancora più bello.
Voglio che sia una vera festa, un party che si giocherà tra boschi, sentieri, birre e buon cibo.
Everyone's invited.

12 giugno 2006

La Mandragora ai Regionali

Domenica la Mandragora è andata a giocarsi le sue carte alla fase finale dei regionali di calcio a 7 ACSI. Eccovi la cronaca!
Tutto si è risolto alla prima partita, la semifinale.
Il sorteggio ci assegna la squadra di Livorno, a detta di tutti quella più temuta e pericolosa.
Notate bene che nessuno l'ha definita la più forte, ma tutti unanimi nel definirla la più pericolosa.
I campi che ospitano la manifestazione sono quelli del Calcetto2000 di Lido di Camaiore. Terreno pessimo, sintetico azzerato e tonnellate di sabbia, in più campo piccolo. Sorvolo sulle porte con spigoli vivi alla base dei pali...
Si inizia e il Livorno si fa pericoloso con 2 azioni che portano prima ad un 1-contro-1, resto in piedi e respingo agilmente il tiro del loro attaccante e succesivamente a 2 conclusioni consecutive: la seconda un tiro da poco fuori area, molto bello e mia grande risposta in tuffo. Il doppio pericolo dà la sveglia ai miei compagni, io li incito a giocare più alti: iniziamo un discreto forcing con 3-4 conclusioni di fila, che fruttano 2 angoli. Sul secondo corner tiro di Gianmaria dal limite dell'area, il portiere livornese risponde malamente e tap-in del nostro "puntero" Marco Baldini: 1 - 0
Il Livorno costruisce la sua rispsota e reagisce, facendosi pericoloso con lunghi lanci sui quali mi trovo a volte in difficoltà, però alla fine riesco a cavermela senza impacci eccessivi.
Rischiamo di incassare il gol del pareggio solo in una occasione con un tiro da buona posizione ma sparacchiato alto. Da qui però inizia lo show di uno degli arbitri, che costantemente inverte rimesse laterali e spesso smentisce le decisioni dell'arbitro in seconda. A questo si aggiunge il comportamento di tutta la panchina del Livorno, che in più di una occasione si riversa in campo a "ranghi compatti" per contestare vigorosamente le decisioni arbitrali.
Sarà purtroppo una costante fatale nel secondo tempo. Da qui capiamo cosa intendevano gli addetti ai lavori con "squadra pericolosa". Resto perplesso, sembra di essere tornati sui campi di terza categoria durante le trasferte in Lunigiana!!!
La seconda frazione di gioco inizia e si riparte dall'1-0 nostro. Il Livorno cerca di pareggiare ma lo schema ricorrente è costituit odai lunghi lanci del portiere o del loro numero 5 e raramente si avvicina alla mia porta con triangolazioni o verticalizzazioni. Noi proviamo a giocare ma purtroppo soffriamo un pò il clima creato dai livornesi. Restiamo un pò schiacciati dietro anche perchè loro corrono moltissimo e ci pressano alti. Ma proprio nel loro momento migliore troviamo il raddoppio. Rimessa dal fondo a cercare la torre di un centrocampista che dirige la palla in area, uscita sconsiderata del loro portiere che assesta un calcio nella schiena del nostro attaccante tascabile Pietrino. Rigore e gol!
Il Livorno si fa ancora più cattivo, il gioco si spezzetta e nessuna della due squadre riesce a costruire più nulla finchè su un lungo lancio del loro centrale difensivo il loro numero 15 trattiene per un braccio il nostro centrale, Luca, che cade. Il loro centravanti resta in piedi ma l'arbitro assegna una punizione in loro favore. Sinceramente nessuno di noi resta sorpreso. Punizione dal limite di seconda, un mio difensore va a contrastare il tiro e quando vedo il pallone cerco di respingerlo di piede (retaggio di troppi anni giocati a 5) ma riesco solo a schiacciare il pallone che prende uno strano effetto, ci arrivo con la mano destra ma cadendo il pallone mi scappa, rimbalza contro la mia schiena e va in porta: UN VERO GOLLONZO!!
Il gol subito però provoca una veemente reazione della mia squadra che nel giro di pochi minuti con una bellissima triangolazione tutta di prima realizza il 3-1.
La partita si spegne e si riaccende solo quando i giocatori labronici si producono in entrare da karate kid che fruttano punizioni in loro favore e scene di isteria collettiva sulla loro panchina.
E io sono sempre più perplesso.
Noi commettiamo l'errore di farci troppo condizionare e arriva giocoforza il secondo gol livornese, stavolta però con una bella azione e una bellissima giocata del loro attaccante che, benchè pressato da una nostra doppia marcatura, a dire il vero piuttosto blanda, riesce a girarsi e a tirare di sinstro: riesco solo a sfiorare il pallone che si insacca tra palo e montante.
A questo punto mancano 4 minuti al termine. Dalla nostra parte abbiamo una parte di pubblico che ci sostiene :-)
Il tempo scorre e succede solo che i giocatori del Livorno svengono nella mia aria cercando un rigore che non arriva mentre invece guadagnano punizioni assurde dalla 3/4 di campo. A questo punto sono passati 5 minuti dal loro gol e la partita ancora non finisce.
Il pubblico che si è infoltito rumoreggia all'indirizzo degli arbitri mentre i giocatori e la panchina livornese cercano la rissa con frasi da calcio storico fiorentino o da minaccia filo-mafiosa (ti spacco i denti, se si perde vi si brucia la macchina..) a me scappa da ridere e come risposta ricevo un calcio in un braccio (nessuna punizione o sanzione) e subisco una entrata stile zalayeta-frey e anche qui tutto regolare. Sollecitiamo l'arbitro a fischiare la fine visto che siamo gia bel oltre i 4 minuti segnalati ma come risposta otteniamo una ammonizione e altri 4 minuti da giocare.
Restiamo allibiti. Passano circa 2 minuti e su una rimessa laterale un nostro centrocampista subisce un fallo per l'ennesima entrata da karate: gamba tesa a mezza altezza e...punizione per loro! Come spesso accade in questi casi subiamo gol con una clamorosa dormita difensiva. 3-3. Si riparte, palla al centro, il tempo di due passaggi e...triplice fischio..partita finita!
Rigori: 5 a 4 per loro. Torniamo a casa. Vincitori morali.
M!

31 maggio 2006

MoscetaDoubleTrouble


Torna a galla una vecchia fissa. Lo scorso anno, il primo tentativo. Fallito in una lunga serie di inconvenienti tecnici e jat-lag astronomico. Quest'anno, 10 giugno 2006, il secondo tentativo!
Doppia discesa da Mosceta, double-trouble. Un'altra Epic Production targata WestCoast. ;-)
Ritrovo ore 8 - 8:15 a Ponte Stazzemese (LU), prima salita meccanizzata fino a Passo Croce, seconda parte di salita a pedali fino quasi in cima al Corchia e discesa fino al rifugio Del Freo: primo singletrack impegnativo, LaFossa. Una traccia stretta scavata all'interno della terra, con gradoni in pietra e il passaggio giusto da scegliere in un attimo tra una pinzata ai freni ed un colpetto di pedale.
Dal rifugio il FirstTrouble: discesa fino ad Isola Santa passando da Col di Favilla dove osserveremo un minuto di raccoglimento in memoria del bianco DMR Tailstar del PDL, che qui terminò il suo lungo ed onorato servizio nel nome del FFF (Front For Fuck). Traccia non troppo tecnica, buona velocità, doubletrack in ciottolato a tratti sconnesso, ricco di curve e controcurve, ultima parte prima del paese sommerso in singletrack con ancora più tornanti e un pò più di pendenza.
Arrivati ad Isola Santa inizia la lunga salita per tornare a PassoCroce, questa volta tutta a pedali, passando da Tre Fiumi, dal Cipollaio, salire ancora fino al Passo Croce per poi ripetere il singletrack LaFossa.
Qui pausa pranzo al rifugio prima della SecondTrouble. la lunga discesa verso Cardoso. Prima parte caratterizzata dalla traccia fantasma tra erba alta e misteriose voragini che si apriranno sotto le nostre ruote prima di un tratto in falso piano dove il panorama fa letteralmente girare la testa. Ci si sente piccolissimi di fronte a tanta maestosità eppure ci si sente grandissimi tanta è l'emozione che lo spettacolo di questi monti riesce a trasmattere. Si entra nel bosco e, dopo alcuni passaggi anche a piedi, il singletrack diventa sempre più divertente, lunghi tratti scorrevoli e alcuni passaggi più tecnici, una infinità di curve, controcurve e tornanti, con la traccia che diventa sempre più scorrevole e il fondo sempre più compatto e battuto..vorresti non finisse mai. Invece siamo quasi a valle, un tratto di discesa asfaltata ed eccoci di nuovo alle auto a berci un birrino, meritatissimo, in onore di questi monti e questi sentieri.
Vi ho fatto venire voglia? Cancellate tutti gli impegni per sabato a ci vediamo ai piedi delle AlpiApuane.

M!

18 maggio 2006

To Live Is To Ride

Dietro questa nebbia che sale ci sono monti scavati, cave di marmo rigate da sangue e sudore, dalla fatica di uomini e ragazzi. Il tempo cambia tante cose, e anche antichi lavori sono cambiati.
Pedalo sempre più vicino al basso guardrail in acciaio arrugginito, l'asfalto è eroso da inverni freddi, dalle neve e dal ghiaccio. Laggiù, lontano dai miei occhi, occultato da questo vortice di nubi c'è il mare. Sento il soffio del vento che a folate sale da queste valli verso la vetta e il cielo, il mio respiro si sincronizza. I pedali girano lenti, le gambe sono quasi senza forze, ma non voglio arrendermi, voglio salire fino alla cima senza rallentare troppo, senza fermarmi. Il tempo sembra fermarsi, anzi tornare indietro, ad un tempo indefinito. Questa fatica ora è metafisica, è zen, è una preghiera. Le gambe fanno male ma è una sensazione di leggerezza a prendere in sopravvento. Ora capisco perchè amo tanto la bici. Tutto assume un significato diverso da ciò che è la realtà di fronte ai miei occhi, è tutto una sorta di metafora, o forse una specie di limbo. Magia. La vetta.
In salita in fondo sei solo...anche quando sei in compagnia resta una parte di te staccata dalla realtà, dagli altri. Parli, scambi magari anche qualche battuta, ma senti sempre una parte della tua testa viaggiare con un altro ritmo, ed è forse la parte più intima di te. Ti concentri sul respiro, ti fissi sulle ruote che scorrono, cerchi mille modi per sentire meno la fatica. Tutto questo ha il suo innegabile fascino e nel suo piccolo è ciò che lo rende epico. Non è epico per la fatica, non è epico per i kilometri che percorri, non è epico per la durezza della salita: è epico per le emozioni che suscita dentro di te.
E quando arrivi alla fine di una discesa non ti trattieni e non puoi fare a meno di abbracciare i tuoi compagni. E quelle strette di mano, quei sorrisi ti fanno sentire vivo e felice. Davvero.
Credits:
Leopard, Campocecina, il barattini, @one (anche se si estranea dalla lotta), PazzoDiLucca, Maik (grazie per i complimenti), Mommi, Secco, Tomb, Tarantola, Boic e tutti tutti quanti, i nomi non me li posso proprio ricordare...Front For Fuck!!!!
M!

08 maggio 2006

CampoCecina Epic Ride

Ciao
Scrivo velocemente perchè sono di corsa!
Ecco cosa mi propone il mio amico Leopard per Sabato 13.
Era un'idea che girava da un pò, rifare uno di quei giri che si facevano 12 anni fa quando molti di noi scoprivano le MTB. L'escursione era un classico dell'epoca e negli anni è migliorato grazie a la scoperta di nuove discese veramente belle, una su tutte il Barattini. Il giro è molto impegnativo sia per la salita (circa 24 km, 1500m di dislivello) che per la discesa con alcuni tratti molto tecnici.
In massima sintesi:
Lunghezza: km. 40
Salita (50% sterrato, 50% asfalto): Dogana - Casano - Marciano - Forte Bastione - La Spolverina - strada per Campocecina (La Maestà, La Gabellaccia) - Rifugio Carrara - prati di Campocecina.
Discesa (95% sterrato): Prati di Campocecina - Acqua Sparta - La Gabellaccia (sent.185) - Castelpoggio - Via del soldato - sentiero Barattini
Si parte alle ore 9:00 da Dogana di Ortonovo, ritrovo in un parcheggio ad un paio di Km dall'uscita autostradale di Carrara.
Queste le indicazioni per raggiungere il ritrovo:
- uscita autostradale Carrara prendere a sinistra (direzione monti)
- al secondo semaforo dopo un sottopasso ferroviario si gira ancora a sinistra (siamo sull'Aurelia)
- una volta sull'aurelia al primo semaforo (dopo circa 500 m.) girare a destra (direzione monti) dopo circa 400 metri ci troviamo un ponte sulla destra con scritto solidarietà e qualcosa, lo attraversiamo e subito a sinistra c'è uno spiazzo sterrato dove possiamo parcheggiare.
Per chi vorrà c'è la possibilità di rifocillarsi al rifugio Carrara mt. 1320, mettendo le gambe sotto il tavolino oppure al sacco.
Durata prevista del giro: 6-7 ore
M!

02 maggio 2006

14 aprile 2006

XC Is Still Alive (and doin' well)





Vetta "SU MISURA": disegnato da me stesso, realizzato da VETTA di Padova con tubazioni Columbus ZONA in acciaio Nivacrom. Forcellini flottanti in via di sviluppo. Assemblata da me stesso come singlespeed con "magic ratio" 32x15. Forcella Marzocchi Z3 Flylight. Ruote con mozzi SRAM Esp 9.0, cerchi Mavic, gomme Michelin XC Dry 2.0, Freni Avid BB7 con leve Avid FR. Serie sterzo FSA Orbit II, attacco manubrio ITM RoadForged 100mm, manubrio Gass Bonga. Reggisella Gass Locks, sella San Marco. Guarnitura Shimano Deore LX, pedali Tioga Klingon.

13 aprile 2006

Ride again (vai di inglesismo)

Dopo alcuni sabati dedicati, con alterne fortune, al calcetto direi che è il momento di tornare in sella. Anche e soprattutto perchè la 24h di Cremona si avvicina e devo riprendere l'abitudine a stare in bici. Se mi conoscete un pò sapete da soli che non ha senso parlare di "allenamento"...

Dato che la primavera ci fa venir voglia ti essere romantici, l'idea è quella di farci, per il sabato vigilia di pasqua, una bella pedalata sopra-sotto-dentro-fuori il Parco di MonteMarcello (SP).
Ritrovo sabato 15 dalle ore 9 in poi al parcheggio di Bocca di Magra e partenza per il giro verso le 9,30...giusto per venire incontro a chi ha la catena corta (Leopard).
Percorso a sorpresa ma per forza bellissimo visti i panorami da limonata.
Sì Gizzo, la lemonsoda.

A proposito di Gizzo dimenticavo di segnalare che anche l'apicoltore gaio (è che ancora non se ne è accorto..la specie peggiore) ha aperto il suo blogghe, dhè!
L'itriss è questo: http://www.fisheye-on-the-world.splinder.com/ e no, non è un indirizzo da persona normale, ed in questo Gizzo è un persona normalissima.
Questo lo rendo mio Amico, chiaramente fino a quando non prenderà coscienza della sua gaiezza.

Per il resto da domani inizierò a preparare mezzi e luci in vista dell'evento endurance dell'anno.
Quest'anno la 24h di Cremona (www.kulamula.it) si svolgerà il 29/30 Aprile.
Percorso invariato rispetto alla scorsa stagione, e questo è un bene.
Sarò presente nuovamente nella categoria Only, ma la speranza è sempre quella di mettere in piedi per l'anno prossimo una squadra da 4 singlespeeders. Ogni anno penso all'anno dopo.
Spero di poter utilizzare il nuovo telaio, il VETTA [su misura]: da domani inizierò a studiare come singlespeedizzarlo in attesa dei nuovi forcellini.
Nel frattempo potrei usarlo geared per farne un breve-report. Mò ci penso.
Anzi no, ci penso dopo, ora vado a nanna!

Ciao fratelli :-)
M!

10 aprile 2006

VapoRub

12 giorni senza scrivere.

Succede che fondamentalmente per tante cose ho due palle così e i coglioni mi girano facilmente. Mi urta tornare a casa e sentire la gente urlare, il volume della TV al massimo, i bimbi che piangono, il telefono che squilla, una voce che offende per difendersi. Perchè? Click.

Ci sono sere in cui hai solo domande in testa.
Domani avrò almeno una risposta? Anche una soltanto. Chiedo troppo eh?
Vorrei alzarmi domattina e aver passato la notte "indenne" dal vorticoso frullare delle paranoie notturne.

Vorrei le mani calde della mia stella sul viso, la sua voce calda, gli occhi grandi e profondi, un abbraccio in piena notte, sentir sussurrare ti voglio bene, le sue labbra sulle mie.
Un sorriso grande come il cielo, luminoso come un pomeriggio estivo.
Il mattino porterà una bellissima risposta. La strada è giusta.

Il tuo Vicks VapoRub a farmi dolce compagnia stanotte.

29 marzo 2006

24 marzo 2006

FIRST SHOT

CHECK THIS OUT!

23 marzo 2006

WEST COAST EPIC RIDE

La “West Coast Epic Ride” nasce come un evento Marathon impostato sul divertimento ma che rappresenti comunque una piccola grande sfida per ognuno dei partecipanti: divertimento ma anche avventura, sfida e forza di volontà.
La manifestazione, per ragioni di gestione e sicurezza, sarà aperta ad un numero limitato di partecipanti, circa 50. Non ci sarà un vincitore.
Chiunque riuscirà a completare il percorso in totale autonomia e autosufficenza entro un tempo massimo, che verrà stabilito in seguito, potrà considerarsi vincitore. Verrà rilasciato un attestato dove non comparirà nessun tempo o posizione all’arrivo.
Il percorso è ancora in fase di definizione ma si snoderà lungo i monti e le colline di Pietrasanta, Massa, Carrara per arrivare ancora non sò dove. Ad oggi l’itinerario di massima prevede la partenza da Pietrasanta per arrivare a Monzone o forse anche a Sarzana, transitando sul Folgorito, Pasquilio, Brugiana...ma potrebbe essere stravolto. Dipende anche da voi.
Molto dipenderà dai sentieri e dalle strade sterrate che riusciremo a rintracciare e sfruttare. Vorrei arrivare ad una lunghezza superiore ai 100km, la maggior parte dei quali sterrati. L’idea prevede un percorso in tappa unica, con partenza stile Brevetto AUDAX alle prime ore del giorno. Non ci saranno cronometri ma probabilmente ci saranno degli sbarramenti lungo il percorso dove bloccare chi arriverà oltre un certo orario “di sicurezza” o chi non sarà ritenuto in grado di continuare senza mettere a rischio la proprio incolumità.
Saranno predisposti più punti intermedi dove verranno registrati i passaggi e dove i partecipanti potranno ricevere supporto esterno per riparazioni, e dove saranno organizzati ristori.
La manifestazione percorrerà sentieri completamente segnalati ma ogni concorrente riceverà un road-book con le principali indicazioni. Saranno vietati i sistemi GPS.
Lo spirito di questa Epic Ride è quello di testare il vostro spirito, la vostra mente e il vostro corpo mantenendo viva la componente FUN del mountain biking.

Se non rispetterai questa semplice regola non sarai certo squalificato ma dentro di te saprai di non aver agito nel giusto spirito.

Categorie:
Uomini Single Speed: Scegli la tua marcia e corri con quella per tutta la gara. L’anima pura dell’Epic Riding
Donne Single Speed: Come sopra, unica eccezione: solo donne!
Uomini Open: 2, 20, 24, 27 rapporti...
Donne Open: ancora, leggi sopra, ma anche qui solo donne.

Aperto a tutti, aperto a tutto, qualsiasi bici tu voglia pedalare nessuno limiterà la tua scelta, per quanto possa essere incosciente. Una sola parola...OFFROAD: mtb, 29er, ciclocross, fisse, ibride. E’ tutto OK.

Che ne dite? Ho stimolato la vostra curiosità?
Aspetto i vostri commenti, domande e tanti suggerimenti su tutti gli aspetti di una EpicRide...dai percorsi a cosa mettere nello zaino!

22 marzo 2006

4-1

E' andata. Purtroppo con una sconfitta.
Partita "bella e vibrante", come scriverebbe la Gazzetta, e risultato bugiardo.
A due minuti dal termine 2-1 per i Cavalieri, con noi tutti avanti per agguantare un meritato pareggio. Purtroppo due contropiedi ci hanno ulteriormente castigato.
I Cavalieri hanno evidenziato una forma e una organizzazione di gioco migliore, ma senza tuttavia esprimere una vera supremazia, tant'è che alla fine le occasioni da gol si sono pressochè equivalse.
Il ginocchio è OK e gli avversari si sono complimentati con me...buono per l'onore! ;-)
Ho fatto alcune belle parate, la forma c'è e dopo i primi minuti mi sono sentito più tranquillo, all'inizio avevo un pò paura ma poi è passato tutto.

Passiamo a cose più serie.
Il weekend si avvicina e di conseguenza scatta la PROGRAMMAZIONE!!!

-> Sabato:
Monte Quiesa + Balbano (a cura di
@one)
Bel giro pedalato, ricco di saliscendi, faticoso al punto giusto ma soprattutto bellissime discese.

Mezzo: Singlespeed (?)
-> Domenica:
Trailbuilding al Pasquilio + discesina del Budello e chissà che altro.

Mezzo: Inbred 456 + Zappa, rastrello etc etc.

Programmino da definire, state all'erta!

aloha
M!

21 marzo 2006

M'importa na sega!

Sono masochista o forse sono solo molto stupido?
Stasera si gioca.
Partita mainstream, Mandragora versus CavalieriDelMare, un pò come dire Chelsea - Arsenal.
Non potevo mancare, ho troppa voglia di giocare e quindi me la rischio.
Il ginocchio da fastidio, ma non fa male...vedremo dopo la partita.
Piove, fa quasi freddino, e dire che inizia la primavera.
Ma la nuova stagione si fa sentire solo per il gran sonno che mi assale, a letto presto e sveglia tardi. Ritmi prepensione.
Ma il risveglio c'è e si sente. Voglia di "sfarfalleggiare" che si è concretizzata in un sabato on the road: cremona e bici e al ritorno parma con cena (tnx a Lara ed Enri). Nice day.
Domenica al nervoso misto, sorvoliamo.
Inizio settimana buono. Tempo e lavoro a parte.
Da stasera si svolta un pò per volta.

Aloha
M!

16 marzo 2006

Menisco?

Domani ore 8:30 TC per stabilire l'entità dell'infortunio rimediato nei primi minuti della partita del torneo a 7.
Sospetta lesione del menisco mediale del ginocchio destro.

Davvero non ci voleva.

Ora che iniziavo a dimagrire :-) e soprattutto ad entrare in forma si paventa questo rischio di stop o quantomeno di attività ai minimi livelli.
A rischio pressochè tutti gli appuntamenti del 2006.

A domani, aloha
M!

13 marzo 2006

Devo espiare le mie colpe

Perchè la singlespeed? Sono un masochista.
Tra due strade scelgo sempre la più difficile.
E se c'era una scelta da fare ho sempre fatto quella sbagliata.

Ho freddo, ho fame, le gambe bruciano per la fatica, i tendini tirano fino a far male.

Sono contento.

Come un videoclip le immagini di questa giornata passano davanti ai miei occhi, la lingua scivola sulle mie labbra, raccolgo una goccia di pioggia: sento il salato del sudore misto alla terra rossa in bocca.
Gli occhi brillano, arrossati per il fango, il cuore e l'anima sono più ricchi e leggeri, da oggi.
Ringrazio il sole del mattino e la pioggia di questo primo pomeriggio. Un singletrack "vistamare", l'isola d'elba e i suoi bei ricordi, il mare che brilla. Un weekend perfetto.
45km per "espiare le mie colpe". Così ti rispondo se mi chiedi "perchè non hai il cambio?"
Occhi che si incrociano, mentri pensi la stessa cosa quando imbocchi la discesa: FIGHT!!!
West Coast, Top Coast, ricordi? Weekend fuori fino a tardi, ci vai a letto oh merda? NO!
Ma dai, ma vai 2 ore di sonno. Che vuoi che sia?
Non ci sono le parole ma due mani che si stringono dicono tutto. E un sentiero che ti fa respirare l'infinito. E' una preghiera di ringraziamento questo sorriso che si illumina sui volti e che parte dal cuore. Ora sai cosa vuol dire Epic Ride, uomo.

09 marzo 2006

Le prime ore del giorno.

Ultimamente c'è una frase che mi ronza in testa, me la scrisse su icq un amico di castelfranco veneto, noto come WF2.
Una frase che recita così: "la vita è una metafora della bici"
Mai come ora sento questa frase, detta più per scherzo che per altro, vera e vicina a me.

Svegliarsi. In testa un frullare di se e ma, di avrei dovuto e avrei potuto, di dovrei e vorrei ereditati dai discorsi della sera prima, cristallizzati da una birra e dal freddo del finestrino abbassato.
Vorrei fermare un attimo la mia vita, per sistemare tutto come dico io e poi rimetterla in moto, vorrei fosse gia tutto fatto, tutto pronto.
Non è così. E' come la bici, risultati arrivano dopo anni di sacrifici, è un lento lavoro sul proprio corpo, ma anche sulla propria mente. Non puoi barare, devi metterci tutte le forze e dove non arrivi è la testa che ti da ancora energie.
Quello che vuoi lo costruisci giorno per giorno, con rinuncie e sacrifici, e con tanta dedizione.
Devi avere un obbiettivo, e volerlo a tutti i costi. Ma non devi mai perdere il rispetto per la vita, tua e degli altri.
In cambio la bici saprà darti quel senso di libertà che quotidianamente viene soffocato da giornate sempre uguali, ti sembrerà di avere le ali, e la mente si svuoterà dalle negatività e dai vincoli che ci tengono legati a terra.
La libertà di decidere quando forzare e quando invece vuoi provare solo piacere, il piacere di andare.

Per questo, durante le prime ore del giorno, è in bici che vorrei essere, in compagnia della mia ombra, portare le mie paure a fare un giro con me per poi perderle lungo i sentieri.
Sentieri reali e noti che ti portano verso i sentieri ignoti della conoscenza di se stessi.

La sola certezza è che ami quello che fai, la sola certezza è che stai facendo la sola cosa che ti fa sentire bene: per il resto non saprai dove andrai a finire...

06 marzo 2006

E Poi, e poi...????

E poi girare in jeans e maglietta, e una birra fresca in spiaggia al tramonto, e la domenica sera in Darsena, il lungomare pieno di macchine, Marina piena, l'aria calda sulla pelle alle 10 di sera, stare a guardare le stelle sulle scale di casa, il gatto che gioca con le stringhe delle scarpe.
E poi in bici fino al tramonto con la pelle che brucia per il sole e ancora una birra all'ultimo bar, il fresco del bosco, la polvere e la terra sulle gambe, la goccia di sudore che cade dal naso, i finestrini abbassati della jeep.
E poi sognare e ricordare il fresco delle vacanze in estate, la roulotte, i laghetti della Valle D'Aosta, le foto delle Dolomiti, la notte di San Lorenzo all'Argegna.
E poi l'erba fresca del giardino, le susine gialle, l'aria fresca del mattino alle 8 che entra dalla finestra, latte, cereali ed ovomaltina, il pallone in giardino, i mondiali di calcio o le olimpiadi, imola, monza, spa, schwantz, rainey e lawson, laguna seca, i dischi in vinile, le cassette impolverate, le majorette, la corvette.
E poi un sorriso che illumini il giorno, occhi dove perdermi, mani che tolgono il respiro e che cancellino questo senso di angoscia come un pianto soffocato.

E le ruote girano...

M!

03 marzo 2006

CaccaWeekend?

A quanto pare il meteo per questo fine settimana ce lo metterà nel dighidoghi.
Annullate quindi le escursioni di sabato giu da PratoFiorito organizzata dal PazzoDiLucca e di domenica nel Parco di MonteMarcello organizzata dal Gumasio in collaborazione con Leopard.
Peccato. Sarebbe stato troppo bello farsi due giorni di full immersion così in grande stile!!

Ma ci rifaremo, state tranquilli.

Di conseguenza cambio programma: se non dovesse piovere io e
@one ci dedicheremo alla rifinitura del "Budello", ossia il sentiero che abbiamo iniziato a sistemare martedì grasso.

Chiunque si volesse unire alla nostra TrailBuildingSession può scrivermi alla mia
MAIL.

Ci sentiamo dopo il weekend, e buon divertimento a tutti
Keep Singlespeeding Evil

M!

28 febbraio 2006

Cess'OnTheSno'

Io non ci credevo.
Va bene che il Pasquilio è zona climatica, ma mai mi sarei immaginato fino a questo punto. In lontananza, sotto di noi, Massa è rischiarata da un pallido sole, sopra di noi invece nubi scure e grigie e soprattutto... la neve!
Sìsì, neve. E come veniva poi!
Ma andiamo con ordine.
Io e @one, ormai complice fisso dei miei misfatti, ci diamo appuntamento a mezzogiorno e mezzo ai piedi della strada per SanCarlo.
Carichiamo la sua bici sulla mia macchina e ci avviamo verso il Mt.Belvedere.
Obbiettivo di giornata la sistemazione di un altro sentiero per il PasquilioFreePark.
La scelta è caduta su un tratto particolarmente colpito dal fortunale dello scorso anno e quindi ci aspetta un compito davvero improbo.
Per fortuna qualcuno prima da noi ha gia tagliato la maggior parte degli alberi e non solo, alcuni trialisti hanno creato delle tracce alternative col loro passaggio.
Quindi armati di rastrello e "manina" ripuliamo la traccia principale, tagliamo alcuni alberi e soprattutto ci dedichiamo alla costruzione di un paio di piccole paraboliche e un minidrop.
Il più è fatto e il sentiero è gia bellissimo.
Prima parte dritta e veloce, poi svolta decisa verso sinistra nel fitto del bosco e da qui inizia il bello: alcune curve veloci, curva secca a sinistra con appoggio e controcurva più aperta verso destra. Di nuovo un paio di curve molto aperte e altro dritto dove realizzeremo un ponticello per scavalcare alcuni alberi.
Dopo questo ostacolo una serie ravvicinata di curve: sinistra-destra, minidrop, curva a destra con cambio di pendenza e subito dopo curva sinistra con appoggio, quindi curva lunga versa destra che, dopo un gradino, immette nello schuss finale; alla fine del drittone curva a destra, si esce dal bosco e si sbuca in pratone.
Come detto resta solo da realizzare il ponticello e il sentierò sarà pronto per l'inaugurazione.
Dopo 4 faticose ore di manovalanza, risaliamo alla bety e ci godiamo la nostra ricompensa!
Prima il "sacro merendero" a suon di focaccia e birra moretti e a seguire il dessert: 3 gustose discese del Cesso (Laguna Seca I° parte) con i fiocconi di neve che cadono vorticosamente: che spettacolo!

27 febbraio 2006

E20

Pronti a partire? Dove, Quando?
Ecco un piccolo calendario delle uscite previste per il 2006
Singlespeed, 24h, raduni, EmotionsTour (guess who's back?)

SINGLESPEED
SSWC - SingleSpeed World Championships:
18/20 Agosto - Stockholm (SWE)

ESSC - European SingleSpeed Cup:
#2: 21 Maggio - SSSM -
www.singlespeed.ch - Brig CH
#3: 3/4 Giugno - SSUK - Newcastle UK
#4: 4/6 Agosto - SSC/SSDE - ThaleischweilerFröschen, Kaiserslautern DE
#5: 2/3 Settembre - SSIT -
www.singlespeed-italy.com - Massa Carrara IT

24H:
29/30 Aprile - 24h di Cremona -
www.kulamula.it - Cremona (CR)
19/20/21 Maggio - 24h di Finale Ligure -
www.24hfinale.com - Finale Ligure (SV)
24/25 Giugno - 24h dell'Eremo -
www.bikemontalcino.it - Montalcino (SI)

Raduni:
28 Aprile/1 Maggio - Bike Festival - Riva Del Garda (TN)
1 Ottobre - Eroica - Gaiole in Chianti (SI)

Escursioni:
5 Marzo - Monte Marcello -
www.gumasio.it
12 Marzo -
La Via dei Cavalleggeri
- West Coast Epic Ride: Enduro Ride da Pietrasanta a Sarzana
- Mosceta Marathon Tour: Enduro Ride con doppia salita e doppia discesa da Mosceta (Rifugio Del Freo) - DH1: Isola Santa / DH2: Cardoso
- Monte Cavallo: Enduro/FR

Altri eventi da definire:
Emotions Tour: west & east coast, north and south side unite!


21 febbraio 2006

18 febbraio 2006

Due Banfe In Tre


Ore 8,15 suona la sveglia, preparazione canonica dello zaino, della bici e di me medesimo, colazione spartana, sono le 9 e cinque e con la Bety vado in direzione Massa per trovarmi con i partecipanti al mio ennesimo rientro ciclistico. :-)
Messo alle spalle il mal di schiena che mi ha straziato negli ultimi 15gg ma con una bici nuova a farmi contento salgo al Paquilio con @one e Lorenzo il carrarino.
Lasciamo la Kangoo a Santa Croce e in bici saliamo fino alla vetta.
Nuovi alberi sono caduti dall'ultimo fortunale e la salita sterrata la facciamo quasi tutta a piedi.
La giornata prometteva bene, anche un pò di sole, ma quassù le nubi iniziano ad addensarsi sopra le nostre capocce.
Prima discesa, sono un pò contratto, ma pensavo peggio, davanti a me Lorenzo nei tagli freeride dimostra grande tranquillità e relax nella guida.
La bici però mi da subito confidenza e piano piano oso un poco di più.
tratto di trasferimento in singletrack in falsopiano e finalmente prima discesa un pò tosta. Sassi fissi, gradoni, buona velocità, sono richieste grossi dote di assorbimento con le gambe.
Soffro un pochino anche per via delle rocce umide, so che si potrebbe lasciar correre un pò di più ma ancora non mi fido, e anche Lorenzo dietro di me non forza più di tanto.
Torniamo sull'asfalto e risaliamo fino a SantaCroce e poi in direzione del sentiero che io e @one pulimmo tempo fa: LagunaSeca.
Prima discesa di ricognizione e poi di nuovo su: showtime con foto, riprese video e parecchio scazzo :-)
Il sentiero ha tenuto benissimo, si scorre bene e i due salti che abbiamo costruito sono ancora lì solidissimi. La terra non è troppo scivolosa nella parte alta, mentre nella parte bassa è una lotta a suon di controsterzi, frenatine e pedate per terra per mantenere l'equilibro e una buona velocità.
La 456 è nel suo terreno ideale: curve, controcurve e terra.
Bhe, anche io mi sento a casa mia...che bella sensazione.
Siamo o non siamo nell'HardTailParadise?

Risaliamo ancora una volta pedalando con calma e chiacchierando del più e del meno, ritroviamo la Kangoo e ci dirigiamo fino al ristorantino aperto: la titolare ci serve a voce altissima e facendo alcune piccole figure di merda ricordando dei "polli, per non dire diversamente che erano venuti qua a mangiare quando pioveva di brutto e nevicava...che polli" salvo poi accorgersi che quei polli eravamo noi. Grande. Come il conto.
Comunque focaccia giusta, birra idem e ristabilito il livello alcoolico usciamo.
Fa più caldo fuori che dentro. Fico no?
Ancora Kangoo, un paio di freni-a-mano nella piazzetta del Pasquilio e quindi, scaricate le bici, riprendiamo a pedalare verso il Folgorito:HardTailInferno.
La discesa del Folgorito è lunga e bellissima...ma davvero faticosa. E la cosa bastarda è che il tratto più duro te lo ritrovi praticamente alla fine della discesa...bastardaaaaaaa!!!
Il primo pezzo fino a Cerreta S.Nicola è un vero spettacolo...i due tagli in alto, il primo più corto, ripido e lento, mentre il secondo, dopo una prima parte zeppa di rocce, entra in un bosco di castagni e la morbida terra scura fa da sottofondo ad una serie bellissima di curve: tre-quattro S dove dare battaglia, incrociare le scie e darsele di gusto. Yeah!
Siamo al paese di CerretaS.Nicola e da qui inizia la lunga picchiata verso Ripa.
Più si scende più le difficoltà aumentano fino al tratto finale, un ripido fatto di sassi sassi sassi e per variare sassi. Ma anche qualche radice...per godere di più!!
Lentamente la sensibilità alle mani diminuisce mentre le gambe si induriscono e botta dopo botta è sempre più dura tenere la scia giusta, evitare quel sasso, mettere la ruota nel punto giusto ma senza picchiare sontro quel pino..eheheh ogni volta una sfida!
Ma ogni volta arrivare in fondo, un pò fiacchi, col viso caldo per la fatica, i polsi che scricchiolano, fitte un pò ovunque...è veramente una grande goduta.

Peccato per il ritorno sull'aurelia con la pioggia ;-)


Photo Curtesy of @one, Milk e LorenzoLoffa



@one se la gioca sul LagunaSeca

Lorenzo: 1-2,1-2 prova fotocamera


Milk dopo l'atterraggio dal piccolo dropoff del LagunaSeca